Il negazionismo di Anna Finocchiaro

« [...] al contrario, nei programmi di informazione la donna compare soprattutto all’interno di servizi di cronaca nera (67,8%), protagonista di vicende drammatiche in cui appare come «carnefice» (basti pensare a tutta la serie di «madri assassine» di cui la cronaca ha parlato negli ultimi anni), vicende in cui i particolari più macabri o scabrosi sono dati in pasto al pubblico in una difesa ipocrita del «diritto di cronaca» [...] paradossalmente sono le fiction ad offrire un’immagine più realistica della donna: le protagoniste delle storie sono donne che si sono realizzate nel mondo del lavoro (donne medico, magistrato, avvocato, commissari di polizia) o dotate di grandi qualità umane, capaci di assumersi importanti responsabilità nell’ambito del contesto in cui operano » Anna Finocchiaro (resoconto stenografico della 212ª seduta pubblica di giovedì 13 settembre 2007, pagina 44)

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