mercoledì 10 novembre 2010

Uccide il collega, il giudice la assolve: “sindrome premestruale”

15 maggio 2010 — Pensavate esistesse solo la “depressione post parto” come patologia scatenante degli omicidi al femminile? Vi sbagliavate, in realtà di malattie simili la psichiatria ne ha sfornate diverse. Tra queste anche la “sindrome premestruale”, in sostanza quel senso di cattivo umore che viene alle donne in quei giorni. Non pensate possa essere considerata una patologia? Di diversa opinione è stato un giudice australiano che ha dovuto giudicare una 29enne resasi colpevole di aver ucciso a coltellate un suo collega di lavoro nel bar dove lavoravano: il verdetto è stata naturalmente una condanna, ma per omicidio colposo e non volontario. Alla base di tutto la sindrome premestruale.

In buona sostanza, è come se fosse stata riconosciuta alla donna una sorta di incapacità di intendere e di volere dovuta allo “squilibrio ormonale generato dalla sindrome”. Noi poveri ignoranti diremmo che ha ammazzato un uomo perché le giravano le ovaie. Tuttavia, per il fatto che questo status rientra in un manuale di psichiatria compilato da compiacenti esperti della materia, il magistrato ha dovuto riconoscere delle attenuanti. La 29enne è stata in definitiva condannata con la condizionale (niente galera) a seguire una seppur dura cura di progesterone.

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